Rivoluzione
25 NOVEMBRE 2020
Nell'uscita serale di ieri sera con la mia amica Carolina (personaggio davvero interessante) abbiamo parlato del cat calling.
Da quando ho circa 14 anni mi capita, con frequenza indefinibile a seconda del luogo, dell'ora e del tempo di uscita.
A seguito dei primi commenti mi nascondevo nell'imbarazzo, mi sentivo impotente, disarmata o, se il tipo era carino, godevo dell'apprezzamento, era un tassello che usavo per non far cadere la mia instabilissima sicurezza estetica (tassello assolutamente inutile, ma facile dirlo ora), e questo per far capire quanto anche io avessi normalizzato quel tipo di atteggiamento...ma è tutto diverso nel momento in cui capisci cosa ci sta dietro...la mia oggettificazione.
La mia oggettificazione...il momento in cui vengo vista solo come oggetto sessuale, e non più come persona, quando vengo guardata da un individuo che si sente legittimato nel commentarmi con volgarità.
Probabilmente coloro che hanno questo genere di comportamento si sentono talmente vulnerabili di fronte a una coscia scoperta che per sentirsi superiori usano quella coscia e la loro "forza maschile" per far sentire noi vulnerabili.
Tanto sono io che me le cerco, sono io che chiedo questo, a me piace, mi metto la gonna corta perché desidero quel commento, perché desidero essere oggetto di desiderio esplicito, molesto, violento di qualche uomo per strada.
È tutta una questione di cultura?
Possibile, e per eliminare queste tendenze e la loro normalizzazione ci deve essere un cambiamento radicale, profondo, rivoluzionario.
La radice è così profonda che estirparla sembra impossibile e mi chiedo come cambiare una mentalità...si può?
Secondo me sì, ma non ci si può più nascondere dietro a un "sono ragazzi", "era solo un complimento", "come ti offendi facilmente", "ma dai stavamo solo scherzando".
Ogni piccola cosa è il segno di qualcosa di più grande, come penso spesso io, e quindi l'andare contro, il discutere, dialogare, parlare anche del più piccolo atteggiamento, all'apparenza insignificante, forse potrebbe fare la rivoluzione.
E ce ne sarebbe davvero bisogno.
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